Un incontro tra musica (tanta!) e parole con il grande Andrea Mingardi che prenderà spunto dal libro "Professione cantante" (Pendragon) presentato l'anno scorso presso la Coop Ambasiatori di Bologna.
Viste da vicino, le grandi star del pop perdono quell’aura quasi mitologica che le avvolge e diventano protagoniste della quotidianità. Artisti, musicisti, produttori che hanno fatto la storia della cultura popolare italiana e che affollano le pagine di "Professione cantante". Una raccolta di suggestioni che, per vie diverse, ricostruiscono un mestiere, quello del cantante, che esercita un fascino incredibile ma del quale pochi conoscono il reale funzionamento. Dice MIngardi: "Per Mina ho scritto 24 canzoni, un record. Lei è il mio alter ego femminile, è stata una eroina del rock’n’roll più scatenato nonostante l’aspetto da ragazza di buona famiglia. Mi propose di andare a Milano a fare un provino. Non ci andai. Bologna allora mi sembrava il centro assoluto dell’universo musicale. Era la città delle cento balere, dove tutti noi ci siamo formati, da Lucio a Vasco a Curreri. Ogni notte bisognava eseguire un repertorio di almeno 60 canzoni, per ore sul palco. La capacità di sintesi, di comprimere nei tre minuti di una ballata un universo, di fare di una canzone un capolavoro, deriva da quelle esperienza".