MARCELLA EVERYTHING IS BEAUTIFUL

Attesissimo ritorno! Marcella Puppini è di nuovo al Bravo per presentare il nuovo lavoro discografico "Everything is beautiful". Ex designer per Vivienne Westwood nella Londra della fine degli anni ’90, ex Mayoress di Camden, fondatrice nel 2004 del trio canoro Puppini Sisters - ad oggi considerate un punto di riferimento mondiale per i loro arrangiamenti a cappella “anni ‘30” con oltre mezzo milione di copie vendute in tutto il mondo - collaboratrice di Bublè, direttrice musicale di spettacoli di Burlesque nei migliori teatri e club di Londra e al prestigioso Festival di Glastonbury, leader e fondatrice dell’ensemble indie-rock-Weimar Marcella and The Forget Me Nots, unica donna - e per giunta italiana - ad aver diretto la celebre Jazz band Russa George Garanian Big Band.
Non stupisce che la bolognese Marcella Puppini abbia raccolto da tutto il mondo attorno a sè personaggi diversissimi, un po’ folli, famosi, indie, irrituali e inattesi per questo suo debutto da solista, progetto musicale che lei stessa definisce "Electronic Vintage, with an intoxicating blend of Swing House, Electronic Motown-Pop, Fellini-esque waltz-hop and soaring ballads."

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MARCELLA AND THE FORGET ME NOTS

Le cose stanno cosi’. Marcella Puppini potrebbe benissimo dormire sui propri allori retro’. Potrebbe semplicemente andarsene in giro per il mondo con le Puppini Sisters, incantando il pubblico con le canzoni swing del loro ultimo album, "Hollywood". Ma sarebbe felice? No. Le Puppini Sisters sono un divertissement per lei.
E’ venuto il momento di conoscere il suo vero gruppo: una rock-art-punk-Weimar band di spostati e drama-queen con i quali Marcella puo’ mettere a nudo la propria anima.
MARCELLA AND THE FORGET ME NOTS hanno un’aura glamour, ma non sono ne’ dolci ne’ suadenti. Sono un urlo che squarcia il buio, una pulsazione di desiderio, lo scintillio di una lama di coltello. E soprattutto sono la gioia e l’orgoglio di Marcella. Con loro e’ libera di esplorare l’intero spettro delle sue passioni musicali, dall’opera alle Big Band, a Klaus Nomi, PJ Harvey, Nick Cave o le Dresden Dolls, e di fondere queste influenze un po’ disparate con il proprio stile per creare un sound sfacciatamente individuale.

MARCELLA PUPPINI ED EL CONCHITAS