Anteprima del nuovo spettacolo di Stefano Nosei: Roots...ovvero la riscoperta delle origini musicali della sua adolescenza: la musica che ascoltava e suonava nei primi anni '70 e che rappresentava la rivoluzione culturale di quel periodo.
Dai Beatles ai cantautori americani nati nei campus universitari e beniamini dei movimenti per i diritti civili. Da Bob Dylan ai Buffalo Springfield fino a Crosby Stills Nash e Young.
Ma quando le nuove generazioni si identificavano nei film della nuova Holliwood ("Il laureato", "Fragole e sangue", "Harold e Maude", "Easy rider") e nelle loro colonne sonore diventate mitiche, in Italia la musica beat nostrana scimmiottava quella anglosassone con effetti a volte esilaranti!
Accompagnato dalla chitarra di Giuliano Guerrini, Nosei suona e canta l'America che gli piaceva ma come un juke box impazzito propone anche schegge musicali dai giorni nostri. 

STEFANO NOSEI E ANDREA MADDALONE / LOVIN' JAMES 

Due liguri itineranti si incontrano e scoprono una passione comune. Nasce così un omaggio sincero al loro grande amore musicale: James Taylor.
Stefano Nosei, noto ormai da molti anni nel mondo del cabaret e della comicità musicale, si affianca ad Andrea Maddalone, collaboratore di grandi nomi della musica italiana (Anna Oxa, Claudio Baglioni, Eros Ramazzotti, solo per citarne alcuni).
Con rispetto e grande talento, provano a trasmettere le emozioni che il songwriter ha regalato a diverse generazioni. Un puro atto d’amore per la musica di Taylor, per la delicatezza e la pacata ironia delle sue canzoni, riproposte in questo spettacolo con le chitarre in grande evidenza e le armonie vocali che tanto le hanno rese famose e familiari. Il desiderio, comune ai due artisti, è di regalare agli appassionati del genere non solo uno spettacolo emozionante ma anche ironico grazie al siparietto finale in cui Nosei e Maddaloni tentano la "taylorizzazione" di brani pop, cantando - come avrebbe fatto James Taylor - successi come "Barbie Girl" e, addirittura, "Tanti Auguri" di Raffaella Carrà.